Per propriocezione si intende l'insieme delle funzioni che controllano la posizione e i movimenti del corpo attraverso le informazioni e i comandi che vengono inviati dal sistema nervoso. Questo sistema genera una particolare sensibilità che si chiama propriocettività che consente all'organismo di avere la percezione del corpo in rapporto al mondo esterno.
La rieducazione propriocettiva è una riprogrammazione neuromotoria che si attua dopo un evento articolare traumatico, attraverso esercizi specifici.
L'allenamento propriocettivo svolto durante la ginnastica propriocettiva è composto da un insieme di esercizi che vanno a creare situazioni di instabilità che inducono il paziente, ma anche l’atleta, ad attivare il più velocemente possibile la muscolatura per recuperare l'equilibrio con aggiustamenti posturali. Il miglioramento dell'equilibrio avviene dunque attraverso il mantenimento della posizione e la capacità di correggere gli sbilanciamenti. La tecnica usata nella ginnastica propriocettiva prevede che la parte anatomica che si vuole rieducare venga sottoposta a continue sollecitazioni controllate per mezzo di esercizi in scarico, in carico naturale, in appoggio sul terreno o su piani oscillanti di varia difficoltà. Gli esercizi per questo tipo di rieducazione si basano sul piede e pertanto in genere vengono svolti senza scarpe e a volte addirittura ad occhi chiusi, affinché né le calzature, né il senso della vista alterino le sensazioni propriocettive.
Infatti dopo un trauma, le strutture tendinee, legamentose, muscolari ed articolari alterano i rapporti fra loro peggiorando la coordinazione neuromuscolare, l'equilibrio e la forza.
La rieducazione propriocettiva interviene nelle fasi iniziali del percorso riabilitativo ed all'interno della rieducazione funzionale. Lo step successivo è creare schemi motori sempre un più complessi attraverso specifiche sollecitazioni coordinative di più distretti corporei.