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Medicina dello Sport

La manipolazione del sistema fasciale e delle articolazioni che sono coinvolte nello schema motorio dell’atleta riducono gli attriti e migliorano gli scorrimenti delle fasce muscolari prevenendone l’usura. Il trattamento osteopatico è particolarmente indicato negli stati dolorosi che sono la conseguenza di squilibri non ancora evoluti in una vera e propria patologia, quindi ancora recuperabili velocemente:

  • Dolori lombari possono evolvere, se non trattati preventivamente, in protrusioni, sciatalgie ed ernie lombari.
  • Un’infiammazione della zona del collo e delle spalle può evolvere in ernia cervicale, torcicollo e/o cefalea.
  • Difficoltà digestive possono condurre a gastriti, sindrome da reflusso, colon irritabile.
  • Stati di stress, ansia e stanchezza possono evolversi in situazione di depressione cronica e calo delle difese immunitarie.

PATOLOGIE DA SPORT

Il trattamento osteopatico spesso può essere da supporto ad altre figure sanitarie per risolvere traumi che possono compromettere la stagione sportiva come: distorsioni, stiramenti, contratture, pubalgie, tendiniti, epicondiliti, strappi muscolari. L’efficacia è stata dimostrata soprattutto nei tempi di recupero. Spesso ci si trova davanti a dei casi di recidiva, come stiramenti agli ischiocrurali, uno dei traumi più comuni per corridori, calciatori ed soggetti che corrono nel proprio sport.

In questi casi l’osteopata valuta l’atleta nell’insieme per risalire allo squilibrio principale che ha portato il tessuto in questione ad un sovraccarico.

PRESTAZIONE E PERFORMANCE

L’osteopatia permette di ottimizzare il rendimento della “macchina uomo” liberando l’organismo da tensioni che in vario grado limitano la prestazione, il miglioramento che si ottiene dal punto di vista posturale riduce il consumo energetico e gli attriti interni rendendo più fluidi i gesti tecnici. In questo caso il trattamento osteopatico può intervenire su più livelli:

Sulle “cerniere” corporee, articolazioni importanti dal punto di vista biomeccanico generale (sacro iliaca, passaggio dorso-lombare e cervico-dorsale, art. occipito atlanto epistrofea, art. temporo-mandibolare, caviglia, ginocchio, anca, spalla, polso) per ottenere i seguenti miglioramenti:

  • Riduzione della spesa energetica a parità di sforzo.
  • Maggior libertà di movimento, quindi aumento falcata di corsa, ampiezza bracciata nel nuoto, miglioramento della respirazione.
  • Aumento della propriocettività.

Sulle tensioni a livello muscolare, scarsa elasticità, tensioni fasciali, influenza cicatrici:

  • Aumento della capacità di utilizzo di ossigeno (diaframma, stretto toracico superiore).
  • Maggior espressione di forza e resistenza con un recupero minore.

Sulle difficoltà circolatorie su base organica e posturale, affaticamento organico di fegato, milza, stomaco, intestino, circuito linfatico:

  • Miglioramento delle funzioni cardio-circolatorie.
  • Prevenzione delle malattie (sistema-immunitario).
  • Preparazione alle competizioni.

L’osteopata può essere di grande aiuto nei confronti dello sportivo durante i periodi di allenamento molto intensi, ma anche in prossimità di appuntamenti agonistici importanti; infatti tramite un particolare approccio al sistema cranio sacrale riesce a modulare l’attività del sistema nervoso autonomo migliorando:

  • Qualità del sonno
  • Concentrazione agonistica
  • Gestione dello sforzo
  • Prevenzione sovrallenamento.

Domande frequenti

  • Posso accedere al servizio di Fisioterapia e Riabilitazione anche senza prescrizione medica o specialistica?

    Sì, perché il Fisioterapista è una figura professionale autonoma come dichiara la Legge n. 251 del 10 agosto 2000.

  • Perché scegliere un fisioterapista?

    Perché ad oggi il fisioterapista è l’unica figura sanitaria riconosciuta che può lavorare in ambito riabilitativo. Rivolgersi ad un fisioterapista vuol dire quindi affidarsi ad un professionista, con una adeguata formazione, capace di prendersi cura della tua salute nel miglior modo possibile seguendo le linee guida della letteratura scientifica e in grado di riconoscere quando una problematica apparentemente di natura muscoloscheletrica nasconde invece un problema più serio da inviare al medico di competenza.

  • Cosa devo portare per la prima visita?

    È importante avere con sé tutti i documenti medici e specialistici e i test strumentali eseguiti per il problema di salute per cui si è preso l’appuntamento.

  • I trattamenti fisioterapici e riabilitativi possono essere detratti fiscalmente? Anche senza prescrizione medica?

    Certamente. Qualsiasi prestazione fisioterapica, in presenza o meno della prescrizione medica, è detraibile secondo la normativa dell’Agenzia delle Entrate con la circolare 19/E del 1° giugno 2012 (pag. 15).

  • Quali sono le patologie trattate?

    Eseguiamo riabilitazione ortopedica post-intervento (menisco, crociati, cuffia dei rotatori, protesi, fratture, osteotomia, trapianto di cartilagine ecc.), fisiatrica (cervicalgia, lombalgia, tendiniti, lesioni muscolari, artrosi, infiammazioni, sindrome del piriforme ecc.), neurochirurgica post-intervento (ernia del disco, stenosi) e reumatologica (artrite reumatoide, spondilite anchilosante ecc.)

  • Come bisogna comportarsi in caso di visita fiscale dell’INPS?

    Chi può ricevere la visita fiscale del medico dell’INPS deve comunicarlo all’inizio delle terapie e nel caso non foste stati reperibili durante il controllo, provvederemo a certificare la presenza nello studio al momento delle terapie.

  • Ho un’assicurazione sanitaria, mi verranno rimborsate le spese per trattamenti di fisioterapia?

    Si, le spese per la fisioterapia sono considerate come spese mediche, quindi se nel testo del contratto assicurativo non è precisato il contrario, saranno completamente ripagate dall’assicurazione.

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